Buone notizie per i consumatori italiani, e
per i consumatori vessati dalle Banche e per buona pace della Banca d'Italia (a
favore delle banche e non dei cittadini) . Nel decreto sulla competitività,
infatti era stata introdotta la possibilità, per le banche di applicare
interessi su interessi, (pratica sino ad oggi illecita e denominata con il
temine tecnico "anatocismo".
Le commissioni al Senato hanno provveduto a
cancellare il cavillo che avrebbe aperto a nuove vessazioni per i consumatori
ed il governo ha dato parere favorevole a un emendamento che cancella “la norma
contenuta all’articolo 31 del decreto, sul calcolo degli interessi sugli
interessi” (Public Policy).
Particolare la posizione di Banca d'Italia
nettamente a favore dell'anatocismo (e del sistema bancario). Il capo del Servizio
stabilità finanziaria della Banca d’Italia Giorgio Gobbi in audizione davanti
alle commissioni Industria e Ambiente del Senato sul decreto per la
competitività delle imprese così s’era espresso: “Qualsiasi paese che non
abbia una legislazione islamica accetta la capitalizzazione degli interessi,
cioè l’applicazione degli interessi composti, di cui un sistema come il nostro
non potrebbe fare a meno. Nessuna economia di mercato può funzionare senza
questo meccanismo”.
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